Dall’agosto 2012 l’Area Intercultura della Cooperativa Gli Altri cogestisce insieme alla Cooperativa Cat, per conto del Consorzio Metropoli, la mediazione linguistico-culturale.
Il servizio prevede, nelle più importanti strutture sanitarie della Area Empolese, una presenza fissa di mediatori e mediatrici di lingua cinese, in orari concordati con l’Amministrazione sanitaria. I mediatori e le mediatrici sono a disposizione, negli orari previsti, per incontrare i pazienti stranieri e per fornire un servizio di interpretariato e di mediazione.
È inoltre prevista, al di fuori degli orari di presenza fissa, un’attività di interpretariato telefonico, di traduzione di testi scritti, di chiamata programmata (su appuntamento) e urgente per un’ampia rosa di lingue
IL SERVIZIO DI MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE PRESSO GLI OSPEDALI,
I CONSULTORI E LE STRUTTURE SANITARIE
Gli interventi di mediazione interculturale hanno lo scopo di coniugare le necessità sanitarie con le richieste presentate dai migranti.
La mediazione culturale svolge la propria funzione verso gli utenti di origine straniera e verso gli operatori:
Verso gli utenti di origine straniera: serve a informare, facilitare l’accesso al servizio, rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’uso dei servizi ospedalieri; accogliere e rassicurare, esplicitare e chiarire le domande e i loro bisogni; tradurre per loro informazioni, documenti, prescrizioni, indicazioni di esami e modalità di cura; accompagnare verso altri servizi nel presidio; fare del servizio un luogo riconoscibile e riconosciuto; rendere esplicite le regole di funzionamento del servizio; far comprende le diagnosi del medico, adoperandosi per far accettare la terapia prescritta superando eventuali ostacoli dovuti a tabù e a barriere linguistico-culturali. La funzione del mediatore culturale non si limita al ruolo di interprete e di traduttore: l’intervento di mediazione da parte di mediatori madrelingua implica un insieme di azioni volte a favorire lo scambio comunicativo tra sanitari e migranti. I mediatori predispongono la specifica modulistica e il materiale informativo per i migranti, favorendo la loro comprensione delle normative e dei vari regolamenti a livello di azienda sanitaria.
Le attività di mediazione all’interno delle strutture sanitarie devono tenere conto della differenza di genere, in particolare nei confronti delle pazienti nei reparti di ostetricia e ginecologia, nonché dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere nei riguardi di categorie di utenza con particolari soglie di rischio di discriminazione nell’accesso ai servizi e all’assistenza.
Verso gli operatori: serve a raccogliere le prime informazioni sull’utente; facilitare la comunicazione, attraverso la traduzione delle informazioni e delle richieste; trasmettere informazioni relative a contesti e pratiche culturali differenti; rendere efficaci e mirate le risposte; evitare e prevenire fraintendimenti e malintesi, “snellire” le pratiche ed il passaggio delle informazioni; introdurre elementi di cambiamento organizzativo e di adattamento dei protocolli e delle procedure, sulla base delle caratteristiche dell’utenza.
L’intero servizio che viene monitorato e verificato periodicamente anche attraverso un questionario somministrato a nativi e migranti, utile per misurare il grado di soddisfazione dell’utenza.
A CHI È RIVOLTO IL SERVIZIO
Il Servizio di mediazione linguistico-culturale presso gli Ospedali dell’Area Empolese si rivolge alle seguenti tipologie di utente:
Il Servizio presso i Consultori dell’Area Empolese si rivolge a:
COSA OFFRIAMO
Le principali attività del Servizio sono:
Al fine di perseguire tali obiettivi il servizio garantisce la copertura delle lingue parlate dai migranti, in particolare delle lingue delle comunità più numerose presenti nel territorio dell’area metropolitana (indicativamente albanese, arabo, cinese, rumeno, croato, polacco, swahili, ucraino ecc.) nonché una buona conoscenza delle lingue diffuse a livello delle grandi aree linguistiche (francese, spagnolo, inglese).
COSA GARANTIAMO ALL’UTENTE
Le attività di cui sopra si realizzano attraverso la collaborazione con l’équipe delle figure professionali competenti. In particolare la Cooperativa Gli Altri garantisce:
CHI SONO I NOSTRI OPERATORI
L’organizzazione del servizio è incentrato sulla figura del Responsabile del Servizio (RdS), afferente al Consorzio Metropoli, la cui funzione principale è di duplice interfaccia tra il servizio e la Committenza e tra il servizio e l’ATI.
Per valorizzare la dimensione territoriale e permettere il massimo controllo sia sull’erogazione che sul monitoraggio del servizio, è stata creata una struttura intermedia tra le attività di mediazione e il RdS costituita da un Coordinamento di Area e un Referente di Area, afferenti alla Cooperativa Gli Altri, con funzioni strettamente operative e di gestione locale.
I coordinatori saranno i referenti operativi dei Presidi Operativi, sedi delle attività, e i responsabili principali della gestione delle risorse umane impiegate nelle attività di mediazione e nelle attività di back office.
La circolarità della comunicazione tra i coordinatori permette un’omogeneità di intervento e una condivisione degli obiettivi e della mission di progetto.
L’intervento di mediazione comprende quattro specifici ambiti:
Il mediatore svolgerà:
L’attività di mediazione verrà erogata con le modalità e i fabbisogni previsti:
Requisiti Professionali
Tutto il personale addetto ai servizi di mediazione possiede i requisiti professionali adeguati alle mansioni alle quali viene adibito, come richiesto dal committente:
INFORMAZIONI PRATICHE
Il Servizio è garantito, con alcune settimane di riduzione di orario nei periodi estivi, pasquali e natalizi, per dodici mesi l’anno.
Per informazioni: intercultura@glialtri.org Tel.0573/964687
ATTENZIONE: I SERVIZI POSSONO ESSERE ATTIVATI ESCLUSIVAMENTE DAL PERSONALE SANITARIO ACCREDITATO